A settembre, sull’argomento Superbonus 110%, sono attese importanti novità. Grazie all’aumento dei lavori di ristrutturazione di case private e condomini e la semplificazione della nuova CILA adesso ci si attende un’impennata.
Già a luglio, l’Enea, ha registrato un aumento dei lavori proprio grazie al Superbonus per i condomini.
Questo è stato possibile soprattutto grazie al nuovo modello di CILA semplificata, che non prevede più la presentazione dell’attestazione dello stato legittimo.
Il direttore dei lavori, quindi, non è tenuto più a verificare che l’edificio sia in regola, ma deve solo accertare la presenza della licenza edilizia, la richiesta eventuale di sanatoria oppure se si tratta o meno di una costruzione precedente al primo settembre 1967.
Gli abusi edilizi, se presenti, devono essere sanati prima dell’inizio dei lavori, altrimenti si rischiano sanzioni e anche il blocco delle attività di ristrutturazione.
Regole diverse invece per i palazzi d’epoca e i centri storici, dove alcuni lavori non possono essere iniziati senza il permesso della Soprintendenza, che tutela il decoro architettonico. In caso di rifiuto i condomini potranno usufruire del superbonus solo per i lavori riguardanti i loro appartamenti.
La novità: probabile proroga nella legge di bilancio
Una proroga del superbonus 110% potrebbe arrivare proprio grazie alla prossima legge di Bilancio, alla quale il Governo inizierà a mettere mano dopo la pausa estiva. Per permettere la crescita di questo trend, è necessaria una proroga almeno fino a fine 2023.
La scadenza per i lavori condominiali attualmente è stabilita al 31 dicembre dell’anno prossimo. Stesso termine di scadenza riguarda anche la cessione del credito o lo sconto in fattura.